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Dimensioni di Personalità e Profilo Psicopatologico dei Soggetti Consumatori di MDMA (Ecstasy)

Articolo tratto da: “Personality dimensions and psychopathological profiles of Ecstasy users”. Giuliana Dughiero, Fabrizio Schifano, Giovanni Forza; Human Psychopharmacology Clin Exp 2001; 16: 635-639.

L’MDMA (3,4-metilendiossimetamfetamina), nota comunemente con il nome di Ecstasy, è una sostanza stupefacente di sintesi solitamente consumata dai giovani in contesti di divertimento; essa ha la peculiarità di sposare effetti di natura eccitatoria ad effetti psichedelici ed è farmacologicamente attiva sul sistema nervoso centrale, si lega infatti con elevata affinità alla proteina trasportatrice di serotonina. Si pensa che gli effetti piacevoli dell’Ecstasy siano da attribuirsi proprio al rilascio estensivo di questo neurotrasmettitore che la sostanza sarebbe in grado di determinare.

L’assunzione di MDMA può causare un’intossicazione acuta la quale presenta alcune pericolosissime manifestazioni psicopatologiche e sintomi fisici che si possono aggravare a tal punto da determinare persino il decesso del giovane. Con determinati dosaggi della sostanza, si è potuto inoltre osservare l’insorgenza di una fase di neurotossicità durante la quale si assiste ad una degenerazione selettiva dei fini assoni serotoninergici che partono dal nucleo del rafe dorsale ed arrivano alla corteccia frontale, ma le prove della permanenza e dell’irreversibilità di tale processo non sono ancora definitive nell’uomo.

Sono già stati condotti numerosi studi clinici e medici su soggetti che fanno uso di Ecstasy ma, dal punto di vista della prevenzione, l’argomento è ancora largamente inesplorato.

Appare quindi opportuno chiedersi quali siano le caratteristiche di personalità di tali soggetti per tentare di inquadrare il fenomeno Ecstasy anche da una prospettiva preventiva sicuramente indispensabile per eventuali progetti di riduzione del danno.

RICERCA

OBIETTIVO:
Lo scopo della ricerca che ho svolto è infatti quello di valutare se determinate dimensioni di personalità possano essere correlare all’uso di Ecstasy in generale ed alla sperimentazione e/o abuso della stessa in particolare.

Il campione di utilizzatori di Ecstasy è composto da 43 soggetti da me personalmente contattati (con non poche difficoltà) tramite un intervento in una scuola superiore, tramite il metodo palla di neve e frequentando i luoghi di divertimento preferiti da questo gruppo di giovani (discoteche, afterhour…). Il gruppo di controllo è formato da 77 giovani che non hanno mai avuto esperienze con l’Ecstasy dei quali 45 non hanno mai assunto alcuna sostanza illegale.

CAMPIONE DI CONSUMATORI:
43 soggetti utilizzatori di MDMA.

GRUPPO DI CONTROLLO:
77 giovani che non hanno mai fatto uso di Ecstasy suddivisibili in due sottogruppi: non utilizzatori di alcuna sostanza illegale (45 soggetti); utilizzatori di altre droghe esclusa l’Ecstasy (31 soggetti).

STRUMENTI:

  1. Questionario per la Rilevazione dell’uso di Sostanze Entactogene;
  2. T.P.Q. (Tridimensional Personality Questionnaire, C.R. Cloninger, 1987);
  3. SCL-90 (Scala di autovalutazione, L.R. Derogatis, 1977).
  1. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un Questionario per la Rilevazione dell’uso di Sostanze Entactogene grazie alla quale ho potuto raccogliere una serie di dati socio-demografici ed informazioni relative alle abitudini d’uso di sostanza stupefacenti, gli effetti piacevoli e gli eventuali sintomi notati a lungo termine.
  2. Il T.P.Q., somministrato a tutti i soggetti, valuta le tre principali dimensioni di personalità che secondo la teoria biosociale di Cloninger sarebbero:
    • Novelty Seeking (NS): Ricerca di Novità.
    • Harm Avoidance (HA): Fuga dal Pericolo.
    • Reward Dependence (RD): Dipendenza dalla Ricompensa.

Cloninger sostiene che ognuna di tali dimensioni sia associabile ad un diverso neurotrasmettitore: NS sarebbe associata alla serotonina, HA alla dopamina e RD alla noradrenalina. La dimensione di personalità che nella presente ricerca riscuote maggior interesse è NS poiché essa rappresenterebbe la ricerca di novità e la tendenza ad avventurarsi in attività esplorative evitando la monotonia. Precedenti studi effettuati su soggetti utilizzatori di sostanze hanno dimostrato che questi giovani presentano punteggi significativamente superiori alla Scala di Ricerca di Sensazioni di Zuckerman facendo ipotizzare che essi potrebbero riportare elevati livelli di NS al T.P.Q.. Questo fattore di personalità caratterizzerebbe già gli alcolisti, i fumatori e i giovani consumatori di sostanze in genere, inoltre sarebbe associata alla serotonina ed è ormai evidente che l’Ecstasy ha proprio questo neurotrasmettitore come substrato preferenziale.

  1. SCL-90 (Scala di autovalutazione, L.R. Derogatis, 1977) che valuta l’eventuale presenza di alcuni disturbi psicopatologici (Somatizzazione, Ossessività-Compulsività, Sensibilità Interpersonale, Depressione, Ansietà, Ostilità, Fobia, Psicoticismo, Ideazione Paranoide, Disturbi del Sonno).

RISULTATI:
Il confronto tra i punteggi ottenuti dai due gruppi ai test, ha evidenziato delle differenze interessanti e significative statisticamente: nello specifico, si sono osservati valori considerevolmente più elevati nella scala NS (Ricerca di Novità) tra i consumatori di MDMA rispetto al gruppo di controllo.

Suddividendo il campione di consumatori della sostanza in due sottogruppi (Sperimentatori ed Abusatori) in base al numero di compresse assunte lifetime da ciascun soggetto (ponendo come limite di separazione tra i due sottogruppi il valore della mediana che, in questa ricerca, risulta essere di 27,5 pastiglie), è interessante notare che gli Abusatori presentano una bassa tendenza alla Fuga dal Pericolo (HA) se confrontati con gli Sperimentatori.

Sembra quindi che i soggetti che fanno uso di Ecstasy siano caratterizzati da specifiche dimensioni di personalità che li caratterizzerebbero differenziandoli sia da coloro che non hanno mai assunto alcuna sostanza, sia da coloro che non usano Ecstasy ma consumano invece altre droghe.

L’unica eccezione riguarda i soggetti che fanno un uso esclusivo di Marijuana ed Hashish i quali sembrerebbero somigliare molto agli utilizzatori di MDMA mostrando anch’essi elevati livelli di NS.

Dall’analisi dello Screening Psicopatologico SCL-90 si è osservato un elevato livello di Ossessività-Compulsività che sembra caratterizzare sia gli Sperimentatori che gli Abusatori rispetto al gruppo di controllo, inoltre esso supera la soglia d’attenzione che per l’SCL-90 e fissata col valore > o = 1 oltre il quale si può parlare di disturbo psicopatologico vero e proprio.

Fobia e Psicoticismo appaiono invece caratterizzare gli Sperimentatori, mentre i Disturbi del Sonno sembrano comparire solo con un utilizzo stabilizzato e compulsivo della sostanza.

CONCLUSIONI:
Grazie ai tre strumenti utilizzati in questa ricerca (il Questionario per la Rilevazione dell’uso di Sostanze Entactogene, il TPQ e l’SCL-90) si può tentare di definire un profilo del soggetto consumatore di Ecstasy che sembrerebbe essere un giovane di sesso prevalentemente maschile, con un’età media di 20 anni che durante la settimana vive in un contesto di normalità e quotidianità studiando o lavorando. Egli ama essere trasgressivo durante il week-end assumendo in media non più di 1-3 compresse una volta a settimana ed è un poliassuntore poiché accompagna l’Ecstasy all’uso di altre sostanze tra le quali sicuramente THC ed alcol.

Per quanto concerne le dimensioni di personalità che sembrerebbero caratterizzarlo, si può affermare che egli è un giovane con un’alta propensione a rispondere selettivamente alle novità ed a spingersi in attività esplorative, attuando comportamenti irresponsabili ed impulsivi, fuggendo così dalla quotidianità e dalla monotonia per trovare nella droga una dimensione di protagonismo.

Colui che giunge invece a stabilizzare l’uso della sostanza divenendo così un Abusatore, sembra inoltre presentare una bassa tendenza a rispondere selettivamente agli stimoli avversi ovvero a fuggire difronte al pericolo infatti egli si peoccupa assai poco dei rischi in cui incorre assumendo Ecstasy.

Sembra inoltre evidenziarsi il fatto che coloro i quali assumono Ecstasy presentano livelli significativamente più elevati di psicopatologia, forse attribuibili all’insulto a carico del sistema serotoninergico di cui sarebbe responsabile l’MDMA: nello specifico essi mostrerebbero alti livelli di Ossessività-Compulsività, Fobia, Psicoticismo e Disturbi del Sonno.

Tutti i dati sono supportai da significatività statistica (“Personality dimensions and psychopathological profiles of Ecstasy users”. Giuliana Dughiero, Fabrizio Schifano, Giovanni Forza; Human Psychopharmacology Clin Exp 2001; 16: 635-639.)

Articolo scritto dalla Dott.ssa Giuliana Dughiero

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articolo a cura della
Dott.ssa Giuliana Dughiero
psicologa psicoterapeuta a Mestre

Ambiti di intervento
  • Psicoterapia individuale, familiare e di coppia
  • Trattamento dei traumi psicologici col metodo EMDR
  • Psicoterapia dell’emergenza
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  • Sostegno individuale e di gruppo alle persone malate di Parkinson e ai loro famigliari
  • Formazione EMDR in Psicologia dell’Emergenza e Maxi-Emergena
  • Formazione EMDR Emergenza Covid-19 a sostegno di personale Sanitario, popolazione, malati e famigliari delle vittime
Testimonianze
Dott.ssa Giuliana Dughiero

Psicologa e Psicoterapeuta a Mestre (VE)
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