La Sindrome di Burnout

L’operatore sociale riveste un ruolo e uno spessore professionale di notevole importanza ma altrettanto importanti sono i contenuti, i vissuti e le esperienze emotive cui è sottoposto proprio in quanto operante a contatto quotidiano con la sofferenza, il disagio e la malattia psichica o fisica.

A questo quadro professionale particolarmente sensibile si aggiungono spesso situazioni esterne poco sananti da un punto di vista emotivo: le situazioni di tensione sociale, le attuali condizioni lavorative, le disarmonie familiari sono tutti fattori stressanti che agiscono non solo sulla nostra emotività ma anche sul nostro SNC: essi provengono dalla vita frenetica e convulsa che facciamo tutti i giorni e conduce ad una tensione costante del nostro apparato fisiologico e psichico.

La Sindrome di Burnout è l’epilogo più frequente di questi casi.

Questa sindrome porta ad un vissuto di disillusione verso i clienti o i pazienti, la perdita di sentimenti positivi nei loro confronti, un vissuto di impotenza, maggiore distanza e freddezza, incapacità di dare aiuto e di risonanza empatica. Spesso la sensazione è quella di aver intrapreso la carriera sbagliata. L’atteggiamento verso il lavoro diviene di repulsione e disgusto, con frequenti ritardi a lavoro, sensazione di essere sfruttato, difficoltà di concentrazione e di memoria, disorganizzazione, incapacità decisionale, iniziativa e produttività ridotte.

In generale si manifestano sentimenti di colpa, autostima ridotta, calo dell’umore, ansia e nervosismo, irritabilità, rabbia e risentimento nei confronti degli altri e dell’intero sistema-istituzione.

Le reazioni psicosomatiche sono quelle di un indebolimento del sistema immunitario, incapacità di rilassarsi persino nel tempo libero, disturbi del sonno, palpitazioni …

Questo quadro però non ha carattere immodificabile, può essere affrontato mediante cambiamenti interni od esterni.

E’ possibile ad esempio cambiar mestiere (il che presuppone però prima di tutto il riconoscimento della sconfitta ma anche un trauma psicologico di non poco rilievo: non tutti sono in grado di cominciare da zero troncando con una professione spesso sovrainvestita).

Un altro modo per affrontare questi sintomi è quello di ricavarsi uno spazio somatopsichico di autosedazione che permetta di realizzare una distensione neuromuscolare ed un riequilibrio energetico. Qui trovano applicazione tecniche di autodistensione come il Training Autogeno in grado di determinare una straordinaria sensazione di benessere ed un aumento della capacità lavorativa (come dimostrano numerose sperimentazioni compiute in diversi ambiti lavorativi). La letteratura evidenzia come un allenamento autogeno costante favorisca i rapporti interpersonali anche nell’ambiente lavorativo, diminuisca l’assenteismo e gli infortuni e migliori l’efficienza e la gratificazione personale.

Un ulteriore approccio a questa tipologia di difficoltà e disagio è la condivisione dei propri vissuti con i colleghi nell’ambito di un gruppo di supervisione e in un contesto accogliente, contenitivo e professionalmente preparato.

L’esperienza di condivisione delle proprie difficoltà permette di cogliere i problemi nella loro reale portata, senza le inopportune lenti di ingrandimento che l’eccessivo coinvolgimento emotivo e lo stress inducono; questo vale anche per i dubbi ed i timori che ci assalgono, le paure, le preoccupazioni, le ansie e le angosce relative ad un lavoro che, proprio in quanto basato nella relazione d’aiuto, colma l’operatore di vissuti emotivi spesso non elaborabili in solitudine.

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articolo a cura della
Dott.ssa Giuliana Dughiero
psicologa psicoterapeuta a Mestre

Ambiti di intervento
  • Psicoterapia col metodo EMDR col protocollo standard e metodo toolbox per pazienti complessi e dissociativi
  • Psicoterapia individuale, familiare e di coppia
  • Ansia, Attacchi di panico, Stress, Depressione
  • Disturbi psicosomatici, del sonno, alimentari
  • Consulenza alla genitorialità
  • Training autogeno, tecniche di rilassamento, di respirazione ed altre tecniche psicocorporee
  • Sostegno psicologico individuale
  • Psicologia dell’Emergenza e Maxi-Emergena EMDR
  • Supervisione individuale e di gruppo rivolta a Psicoterapeuti EMDR
Testimonianze
Dott.ssa Giuliana Dughiero

Psicologa e Psicoterapeuta a Mestre (VE)
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